La competizione è il confronto tra avversari e concorrenti nello sport o in altri campi. In questo senso no, la danza non si può definire un ambiente agonistico, a meno che non si tratti di danza – appunto – sportiva.
Ballare stimola, nel nostro organismo, la produzione delle endorfine, l’ormone della felicità e mette in movimento ogni singolo muscolo del nostro corpo rendendoci tonici, flessibili, forti ed, essendo uno sport aerobico di media intensità, ci aiuta a mantenere un peso forma, migliora il sistema circolatorio e la postura, ma non è uno sport.
E’ un’arte.
Tersicore è una Musa, quella destinata a proteggere e ispirare musicisti e danzatori, essendo le Muse figure mitologiche che “creano con la fantasia”, interamente dedicate alle arti e, in generale, all’educazione fisica e spirituale degli esseri umani.
Educazione all’arte che non esclude la competizione, ma una competizione non “contro” un’altra persona, ma con se stessi, volta al miglioramento personale che viene apprezzato da un pubblico che, a sua volta, migliora se stesso mentre gode dello spettacolo.
Avete mai visto un video di un neonato che, appena sente la musica, si mette a saltellare? La danza è parte di noi, fin dalla nascita, è una questione naturale.
E vi è mai capitato di sentire una musica e non riuscire a fare a meno di tenere il ritmo, magari battendo un piede a terra? E’ inutile, la danza fa parte di noi, poi magari ci diciamo, non sono bravo abbastanza, mi vergogno, vorrei, ma…
E qui, arrivano le scuole di danza.
A partire dai primi anni di vita o a partire dai primi passi di danza in età adulta, è l’insegnamento che porta, piano piano ma con soddisfazione, verso la bellezza: si acquisiscono le tecniche, si perfezionano le mosse, si acquisisce il portamento e lo stile in una competizione con se stessi che porta a migliorarsi sempre di più.
E se c’è qualcuno più bravo di noi?
Lo si ammira e se ne trae ispirazione. Ma non lo si cerca di “battere”, né tanto meno di copiare, perché non è questo, lo scopo della danza: non si è concorrenti perché siamo troppo concentrati sulla sfida entusiasmante di migliorarci sempre, come persone, insegnanti e danzatori e in questa competizione, c’è davvero spazio per tutti. E ognuno di noi – di voi – è unico.
"Non competere con nessuno, non devi dimostrare niente a nessuno. Non devi arrivare dove sono arrivati gli altri, devi solo superare i tuoi limiti. Sii la migliore versione di te stesso"
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