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CHE COS’E’ UN SAGGIO DI DANZA?

Immagine del redattore: Koreo Dance SchoolKoreo Dance School


La risposta può sembrare semplice: il saggio di danza è una prova dimostrativa di ciò che si è imparato nella scuola di danza.

Ma è anche tanto di più.

Per alcune/i allieve/i è il primo saggio di danza, per altre/i un appuntamento irrinunciabile di fine anno accademico. Ma per tutte/i è un momento unico di intense emozioni.

E con tutte/i si intende, non solo allieve/i ma anche genitori, nonni, tate, fratelli e sorelle, insegnanti e chiunque durante l’anno ha accompagnato, seguito, gioito e supportato chi ha frequentato la scuola.



teatro per il saggio della scuola di danza di firenze sud



Da un punto di vista formale, il saggio è composto da una serie di elementi già in sé non trascurabili, in quanto a impegno e cura: le lezioni durante l’anno sono, come per ballerine/i professioniste/i , propedeutiche allo spettacolo finale, poi vanno pensate le coreografie e le musiche che su esse vanno montate, modificate e provate, poi si pensa ai costumi che devono essere coerenti con le coreografie, va trovato il teatro giusto, azzeccate le luci, preparati i biglietti, trovati i fotografi per immortalare, non solo nella memoria dei partecipanti, l’intero saggio.

Ma c’è un altro punto di vista: quello emozionale.

Le lezioni e le prove sono fatte di gioia ma anche di superamento dei propri limiti, di fatica, di sudore, di momenti di frustrazione e di soddisfazione.

Ma è quando si entra in teatro che tutto si amplifica.

Incontri le insegnanti in un luogo diverso dalla scuola, incontri le tue compagne e i tuoi compagni di corso, fai le prime prove, ridi, scherzi, è un momento di condivisione fondamentale.

Le prove generali “fingono” lo spettacolo vero e proprio; durante le prove generali, infatti, si esegue tutto lo spettacolo come sarà nella sua versione definitiva, entrate, uscite, luci, musica, costumi e trucco. Si dice che se le prove generali andranno male, lo spettacolo sarà un successo (questa scaramanzia serve in realtà per mantenere l’emozione concentrata sullo spettacolo nel caso che durante le prove generali non tutto fili liscio come dovrebbe…).

Entra il pubblico e, da dietro il sipario ne senti il brusio e, casomai, sbirci per vedere se riconosci qualcuno, se la sala è piena. Più sale il brusio del pubblico che si accomoda, più cala il silenzio dietro le quinte: ci si sta preparando, il momento si avvicina.

Giusto il tempo per gli ultimi gesti scaramantici (tre calcetti sul sedere o le mani tutte unite al grido di… sorvoliamo, che poi ognuno ha il suo portafortuna o gesto scaramantico…)

Ed ecco il silenzio in sala.

Dietro le quinte l’emozione sale e sale, le mani sudano, prendi fiato, sorridi, si entra da sole/i o con il proprio gruppo sul palcoscenico, le luci sono forti, non si vede niente davanti, la musica ci prende per mano e il corpo la segue, un movimento dietro l’altro, quasi fossero automatici. Ma il cuore batte più veloce di qualsiasi ritmo musicale tu potrai mai ballare.

E quando lo spettacolo finisce, ci vuole un po' perché tu torni “sulla terra” e, se ti guardi intorno, vedi che per tutte/i è così: si è tutti su un altro pianeta…

Ognuno vive diversamente le emozioni, ma durante un saggio – che è per molti la prima esperienza su un palco – qualsiasi emozione hai provato, te la ricorderai per sempre.





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